Nel 1989 la polizia federale australiana dava la caccia ad uno dei primi hacker del mondo. Utilizzando il nickname Mendax aveva già “bucato” il network militare dell’esercito degli Stati Uniti e il Pentagono. Dietro il nome in codice si celava il 17enne Julian Assange.
Nato come produzione televisiva e presentato al Toronto Film Festival, Underground racconta le vicende degli International Subversives, il gruppo di hacker australiani che alla fine degli anni Ottanta gravitavano intorno ad Assange. Utilizzando i primi personal computer riuscirono a forzare i sistemi di sicurezza delle più potenti e segrete organizzazioni del pianeta.
Erano giovani, brillanti e considerati una minaccia alla sicurezza nazionale. Per questo l’FBI, su richiesta della polizia federale australiana creò una task force per catturarli. Ma contro i white hat hackers, così si definivano Assange e i suoi compari, nulla potevano gli ingenui poliziotti australiani che per la maggior parte non avevano ancora mai visto un computer. Un gioco al gatto e al topo dall’esito scontato.
Il biopic sul fondatore di Wikileaks si intitola Underground: the Julian Assange story e una delle poche occasioni in Italia per vederlo sarà nell’ambito di iOFF Festival, al Teatro Rossi Aperto il prossimo 9 ottobre alle 21. Imperdibile.