Venti fotografia datate tra gli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta e una mostra alla Galleria Poggiali e Forconi di Firenze a cura di Angela Madesani, dedicata a Luigi Ghirri.
Artista, teorico dell’arte, organizzatore culturale, editore, protagonista fondamentale del panorama della fotografia e dell’arte in Italia a partire dagli anni Settanta, Ghirri ha iniziato a utilizzare la fotografia dalla fine degli anni Sessanta durante alcuni viaggi.
Un linguaggio immediatamente riconoscibile quello di Luigi Ghirri (ricordate la sua foto del cimitero di Modena di Aldo Rossi?) con cui, attraverso una sorta di presunta normalità, è riuscito a mettere in luce le icone della contemporaneità, elementi portanti dell’immaginario collettivo.
Nel corso degli anni ha continuato ad approfondirei concetti legati al linguaggio stesso, realizzando un corposo gruppo di immagini, poi confluite tra le altre nelle raccolte Still life e Topographie-Iconographie, di cui alcune opere sono presenti nella mostra fiorentina.
Protagonisti della personale dedicata all’artista emiliano, sono soprattutto i paesaggi e l’architettura, costanti dell’iconografia ghirriana in cui l’orizzonte è come ampliato. Nelle fotografie esposte, centrale è la presenza di immagini dedicate ai giardini. Il giardino dice Ghirri è “un enorme abbecedario della natura, come il luogo appartato, nelle città, dove si mescolano in una misteriosa sospensione tempo e spazio, organizzazione razionale e forme libere”.
Luigi Ghirri L’immagine impossibile
Galleria Poggiali e Forconi
Via della Scala, 35/A, Firenze
Dal 18 ottobre 2014 al 20 gennaio 2015
www.poggialieforconi.it