Sbarca al Festival Internazionale del Film di Roma e si aggiudica il premio del pubblico nella sezione Prospettive Italia-Fiction, “Fino a qui tutto bene”, firmato da Roan Johnson. E il regista pisano con la sua nuova produzione si aggiudica anche i premi collaterali: The SIGNIS Award, dato dall’Ente dello Spettacolo (ex equo con Wir sind jung. Wir sind stark/We are young. We are strong. di Burhan Qurbani), e il Premio Akai International Film Fest.
Con “Fino a qui tutto bene”, Roan Johnson torna a raccontare Pisa. Sceneggiato da Ottavia Madeddu (sceneggiatrice e compagna di Roan), il film prende le mosse da un documentario fatto per l’Università di Pisa e dai numerosi spunti raccolti a partire da quelle interviste sulla vita universitaria e quell’età di mezzo dove tutto sembra possibile.
Girato ad agosto del 2013 a Pisa, Fino a qui tutto bene racconta l’ultimo fine settimana di cinque ragazzi che hanno studiato e vissuto a Pisa e che all’indomani della laurea si apprestano ad entrare in un nuovo capitolo delle loro vite
Quella raccontata dal film, dice Roan Johnson è una “generazione fatta di ragazze e ragazzi più coscienti delle difficoltà e della crisi, ma spinti da un meccanismo di rivalsa sul destino cinico e baro. Alla fine, scremando tante delle storie – alcune delle quali sono nel film – mi sono concentrato sull’aspetto della crisi come opportunità, cercando di ritrarre questa sorta di avanguardia di pensiero”.
Pisana non è solo l’ambientazione, ma anche la colonna sonora del film firmata dai Gatti Mèzzi che a partire da tre brani già noti scelti dal regista – Morirò di incidente stradale, Analfamondo e Tempi bigi sur Tamigi – hanno lavorato, con la collaborazione di Matteo Consani alla batteria e Mirko Capecchi alle percussioni, a nuove idee e variazioni.
Bisognerà aspettare ancora un po’ prima di vederlo perché uscirà nelle sale il 29 gennaio. Una data da segnare!