D’estate, basta mettere piede in campagna per essere assordati dal ronzio delle cicale. Mezz’ora, e non le sentiamo più. Così come in città non sentiamo l’andirivieni del traffico, non facciamo caso all’allarme di una macchina che suona per più di cinque minuti,
Grandi assenti nella letteratura scientifica, in realtà dei gatti sappiamo poco. A Calci un’occasione per conoscerli meglio
Come tutto ciò che abbiamo sempre sotto gli occhi, i gatti sono qualcosa che non vediamo. Che dormano sulle nostre poltrone, che si intrufolino nei nostri giardini, che passeggino al nostro fianco sui marciapiedi; l’abitudine alla loro presenza costante e la familiarità che abbiamo con loro ci danno l’illusione di conoscerli, un’illusione che diventa presunzione visto che dei gatti non sappiamo quasi niente.
Mentre si contendono con la luna e col tramonto il primato dei temi più trattati (ed abusati) in arte e in letteratura, nelle discipline scientifiche sono tra i grandi assenti. Sulla loro genetica e soprattutto sul loro comportamento sono stati realizzati pochissimi studi. Perché non c’è interesse a finanziarli, e perché ci sono poche occasioni di compiere osservazioni sistematiche e raccogliere dati statistici su un animale che spesso vive nascosto nel più inaccessibile dei luoghi: le dimore degli uomini.
Un tassello alla conoscenza di queste creature lo aggiunge Elisa Demuru, che il 25 novembre 2014, alle ore 17:30, nella Sala Consiliare del Comune di Calci, terrà un intervento dal titolo: “Solitario o sociale? La doppia vita del gatto”.
La dottoressa esordirà con un breve accenno sull’evoluzione del gatto, fino alla nascita delle razze come la conosciamo oggi attraverso l’avvenuto processo di domesticazione. Ma l’intervento si concentrerà principalmente sulla trattazione del comportamento di questo felino, sulle sue strategie di comunicazione (sia posturali che vocali) e di interazione, con l’uomo e con i suoi simili.
Perché una diffusa credenza da smentire è innanzi tutto quella che il gatto sia di per sé un animale solitario: al contrario, recenti studi dimostrano come in condizioni adeguate di disponibilità alimentare il gatto tenda ad organizzarsi in colonie, e a sviluppare dinamiche sociali, affiliative e gerarchiche, del tutto peculiari e per molti versi ancora sconosciute.
La dottoressa Demuru affronterà il problema del randagismo, sia dal punto di vista del pericolo che rappresenta per lo stesso gatto, sia dal punto di vista del rischio ecologico che un predatore del genere può rappresentare per piccoli mammiferi o per alcune specie di uccelli, anche in estinzione.
Particolare rilievo sarà dato alla condizione dei gatti nella città di Pisa: a questo scopo, interverrà una delegazione dell’ONLUS
Gatti Mammoni, che a Pisa gestisce il gattile e che dispone di diversi dati d’interesse, oltre che di una profusione di ospiti che aspettano soltanto una famiglia. Tutti i gatti in affidamento a Gatti Mammoni sono perfetti candidati all’adozione in quanto già sterilizzati, vaccinati e sottoposti a controlli medico-sanitari che ne garantiscono la buona salute: inoltre, gli operatori si preoccupano di abituarli sin dai primissimi momenti al contatto con l’uomo, rendendoli particolarmente affettuosi e socievoli.
Al termine della conferenza, Elisabetta Palagi presenterà “L’insostenibile tenerezza del gatto”, libro di Sonia Campa: sarà presente l’autrice.
Sarà inoltre possibile acquistare una cartolina realizzata in edizione limitata per l’evento da Riccardo Guasco, uno tra i migliori grafici al mondo. A maggio, Guasco presenterà una sua mostra al museo; per intanto, i proventi della vendita delle cartoline andranno all’associazione Gatti Mammoni e ai suoi magnifici animali.