L’obbiettivo è riempire il teatro anche con la danza, tradizionalmente meno considerata dal pubblico rispetto alla lirica e alla prosa, ma non per questo meno degna di attenzione e rilancio. Ed è con uno spirito di innovazione e conservazione assieme che il Teatro di Pisa ha progettato la stagione di danza 2014-2015, dedicata ai classici rivisitati ma anche alle magie del corpo umano espresse nella danza acrobatica.
Un cartellone che premia l’eccellenza locale ma porta anche nomi internazionali, unendo tensioni diverse di passato e presente, e che accompagnerà la città con appuntamenti di rilievo uniti a momenti di riflessione. Ne spiega perfettamente il senso la giornalista e critico di danza Silvia Poletti in questo articolo.
“Dall’evento di Nid Platform gli abbonamenti per la stagione di danza sono aumentati del 75%, grazie anche al contributo delle scuole di danza”, ha spiegato il direttore artistico Silvano Patacca. “Ma vogliamo andare oltre e crescere ancora, per questo abbiamo programmato anche eventi collaterali, di formazione e informazione del pubblico, per rinforzare il legame che lega il teatro alla città”.
IL PROGRAMMA
La stagione si aprirà sabato 3 gennaio, con la compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre, diretta da Giulia Staccioli, che porterà in scena Puzzle. Una compagnia pisana che ha scalato le vette più alte del settore, e che con un inconfondibile e spettacolare mix di movimenti corporei,danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, armonia, forme ipnotiche e dinamiche riempirà il palcoscenico del Verdi. Le mirabolanti coreografie della compagnia italiana di physical theatre più famosa al mondo, con il suo ultimo spettacolo nato nel 2012, festeggerà i primi quindici anni di vita, ideato e supervisionato dalla sua direttrice artistica.
Mercoledì 21 gennaio la stagione prosegue con Lo Schiaccianoci, inscenato dal Balletto di Milano, balletto fantastico in due atti di P. I. Ciaikovskij, da un’idea di Carlo Pesta e liberamente ispirato al racconto di E.T.A Hoffmann.
Uno Schiaccianoci frizzante, giovane e con un’ambientazione onirica quello che il Balletto di Milano porterà nel nostro teatro, in una nuova versione firmata dal giovane e talentuoso coreografo Federico Veratti. Per rendere ancora più spumeggiante la scena, un impianto di forte impatto visivo: si passa dal salone elegante, il cui elemento di maggior spicco è l’albero sfavillante di addobbi, all’argentea ambientazione del quadro delle nevi, al mondo fantasioso e fiabesco del secondo atto.
Giovedì 12 febbraio, in esclusiva toscana, la Compagnia Naturalis Labor si esibisce in Romeo Y Julieta Tango, coreografie e regia di Luciano Padovani, e musiche di tango eseguite dal vivo da Tango Spleen Cuarteto.
Una serata ispirata al celebre dramma shakespeariano, dove danza contemporanea e tango si intrecciano per dar vita ad uno spettacolo sempre avvincente con un formidabile cast di danzatori e tangueros argentini, sulle struggenti musiche eseguite dal vivo dal Tango Spleen Cuarteto, un gruppo musicale affermato e apprezzato anche a livello internazionale.
Giovedì 26 febbraio è una delle date clou perché la Bags Entertainment presenta Parsons Dance, diretto dal celebre David Parsons, che torna in Italia per incantare il pubblico con quella danza gioiosa, colorata, molto acrobatica e comunicativa, che lo contraddistingue come una delle icone della Post Modern Dance americana.
A Pisa proporrà un affascinante itinerario fra le coreografie più belle: spiccano così brani storici, primo fra tutte il celeberrimo Caught del 1982, e interessanti novità contrassegnate da una straordinaria teatralità e da un lavoro fisico pieno di energia, che si trasforma in virtuosismo e leggerezza. La caratteristica dell’arte di David Parsons è che non solo è altamente originale ma è anche accessibile, e il pubblico verrà rapito da una danza solare e stuzzicante, capace di trasmettere emozioni semplici, dirette, che restano impresse.
Venerdì 6 e sabato 7 marzo lo spettacolo si sposta alla Chiesa di Sant’Andrea, dove l’EmoX Balletto, porta in scena Maria Stuarda, danza e prosa da Friedrich Schiller. Si tratta di una giovanissima compagnia toscana, fondata da Beatrice Paoleschi, che propone produzioni originali e inedite di danza neoclassica e contemporanea.
Per la prima volta ospite della nostra rassegna, presenta una piecè di prosa e danza ispirata al dramma di Friedrich Schiller Maria Stuarda, protagoniste due grandiose personalità contrapposte nella storia ma soprattutto due straordinarie figure di donna: Maria Stuarda regina di Scozia, dalla fede profonda e dall’animo ricolmo di sentimenti cristiani, che affronta il martirio con saldezza e dignità, ed Elisabetta I regina d’Inghilterra, dalla testa rasata come simbolo della sua dicotomia e della sua ambiguità sessuale, combattuta tra la sua umanità e l’ansia di potere, che, nel momento delle decisioni estreme, rivela tutte le proprie incertezze e frustrazioni.
Altra data imperdibile è quella di giovedì 12 marzo, quando il Balletto di Roma, fondato da Franca Bartolomei e Walter Zappolini nel 1960 e Luciano Carratoni presenteranno Il Lago dei Cigni, ovvero Il Canto, balletto liberamente ispirato a Il Lago dei Cigni e all’atto unico di Anton Čechov Il Canto del Cigno. Coreografia e regia Fabrizio Monteverde, uno dei più rappresentativi e stimati coreografi contemporanei italiani, sulle musiche di P.I. Čajkovskij.
Un gruppo di anziani danzatori prova un’eventuale messa in scena del Lago dei cigni come “inevitabile” percorso memoriale d’arte e di vita, tentando (invano?…), o meglio, illudendosi (ricerca dell’happy end) di vincere la battaglia contro gli anni con la sola cosa che possono – e forse sanno – fare. Crudele, solipsistico, grottesco “jeu de massacre” – dove si mescolano teatro, immagine e, ovviamente, danza – questo “lago dei cigni/canto del cigno” scava in quella zona neutra e incolore in cui l’interprete si fa, misteriosamente, personaggio, lasciandosi alle spalle volgarità e minuzie della vita quotidiana per ritrovarle, in un inquietante automatismo, ogni sera subito dopo il calare del sipario.
Una versione sorprendentemente moderna per l’introspezione del testo e dei personaggi, attraverso una geniale invenzione coreografica né celebrativa né accademica, interpretata dal Balletto di Roma, compagnia tra le più interessanti del nostro panorama, che ha fatto dell’ecletticità la sua cifra distintiva.
Venerdì 20 e sabato 21 marzo di nuovo alla Chiesa di Sant’Andrea, la Compagnia Simona Bucci mette in scena Enter Lady Macbeth, ispirato alla tragedia di Shakespeare. La rassegna del Verdi ospita per la prima volta questa compagine fondata nel 2002 dalla coreografa toscana Simona Bucci, con la sua più recente creazione ispirata al capolavoro shakespeariano. Un’indagine sulla condizione e la natura umana, sul problema ancora attualissimo del potere e del suo esercizio, per condurre il pubblico in un viaggio dentro al senso della tragedia, vissuto in un continuo trasferimento dal piano magico e fatale a quello psicologico e umano.
Mercoledì 1 aprile il Ballet Gyor diretto da János Kiss ci condurrà alla scoperta di Zorba, balletto in due atti basato sull’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis. Proprio alla pellicola resa celebre dall’interpretazione di Anthony Quinn s’ispira questa creazione del Balletto di Gyor, secondo ospite internazionale di questa rassegna.
Balletto, danza moderna e folclore greco si fondono così armonicamente nelle originali e innovative coreografie di Gyula Harangozó per questa compagnia ungherese formata da giovani ballerini, riconosciuta come National Ballet nel 2013, un’istituzione nel mondo della danza grazie al repertorio eterogeneo che spazia dal balletto, al contemporaneo e al teatrodanza sperimentale.
Domenica 12 aprile il Gruppo Anticorpi XL/BdT si presenta con il Progetto Prove d’Autore XL 2014 La quiete apparente. Il Progetto Prove d’Autore XL è nato dall’incontro tra la rete di operatori della danza contemporanea Anticorpi XL e la Compagnia Junior Balletto di Toscana, per offrire a giovani coreografi emergenti la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con altrettanto giovani danzatori di formazione accademica e contemporanea.
Proprio con La quiete apparente (durata 15’) si apre la serata che vede in scena lo Junior Balletto di Toscana nella Giselle firmata da Eugenio Scigliano.
In scena ci sarà una nuova interpretazione coreografica e drammaturgica del celeberrimo balletto romantico musicato da Adolphe Adam, firmata da Eugenio Scigliano, che ha ottenuto il premio “Danza & Danza” 2013 quale migliore spettacolo italiano di danza d’arte. La vicenda è trasposta in una scuola d’epoca vittoriana per ragazze di buona famiglia, immersa nell’atmosfera gotica e notturna tanto cara alle culture nordiche, nella quale la protagonista è una giovane allieva imbrigliata nel cieco amore verso il proprio insegnante, tra spiriti e irresistibili passioni amorose. Una produzione dal taglio fotografico, originale, di una compagnia capace di osare nel campo del classico, rivisitando la tradizione con grande eleganza.
Sabato 9 maggio la rassegna si chiude con una prima nazionale della Imperfect Dancers Company, che portano in scena Il cigno nero, coreografie Walter Matteini, Ina Broeckx, musica P.I. Čajkovskij, inserti musicali M.Richter e A.Vivaldi.
La nuova creazione che l’ensemble in residenza nel teatro di Pisa presenterà a maggio prossimo, in prima nazionale, trova ispirazione dal saggio filosofico letterario di Nassim Nicholas Taleb, docente di origine libanese di Scienze dell’incertezza, Il cigno nero (The Black Swan), focalizzato su come l’improbabile governi la nostra vita, sul forte impatto di certi avvenimenti rari e imprevedibili, teoria conosciuta come la teoria del Cigno Nero.
Un omaggio alla musica di Čajkovskij, con alcuni inserti di altri compositori, e una rilettura originale del celebre balletto che da oltre un secolo appassiona le platee di tutto il mondo, analizzato inoltre nella contrapposizione fra il sublime Cigno Bianco e il misterioso Cigno Nero, fra la purezza di Odette e la carica passionale di Odìle.
Una vicenda spettacolare e affascinante, incentrata proprio sulla figura del Cigno Nero, la parte oscura presente nella vicenda, per una fra le più ricercate e prestigiose compagnie di danza contemporanea, che ha riscosso unanimi successi anche nelle più recenti tournée in Canada e in Sud America. Un viaggio, che pur prendendo spunto dal Lago dei Cigni, toccherà destinazioni parallele, ma ovviamente cigni, tanti cigni.