Roma capitale
di un impero criminale.
Roma in cui comanda
il capo della banda.
Roma di appalti e potere
di braccia con fasce nere.
Roma di picchiatori,
di persone fatte fuori.
Roma di fitti misteri,
di borgate e ricchi quartieri,
Roma bella di sera
al mattino in cronaca nera.
Roma di croci sul petto
e nell’animo un fine abietto,
Roma di tonache pure
che rifuggono le trame oscure.
Roma e una tomba invadente
nella cripta, nascosta alla gente.
Roma che non vedeva,
ma Emanuela nel buio piangeva.
Roma di gente perbene
che non troverai a certe cene,
Roma di persone oneste
che non frequentano le feste.
Roma di speculazione
sul dramma dell’immigrazione,
Roma inquieta per un parcheggio,
ma prona al proprio saccheggio.
Roma capitale di un mondo
verso cui nutrire disprezzo,
Roma inabissata sul fondo
di una terra, una terra di mezzo.
Frama
Pisa 12 dicembre 2014
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