La concessione è scaduta e il comando americano ha deciso di non rinnovarla. La giunta vuole metterla a bando per la realizzazione di servizi socio-ricreativi e sportivi.
“L’ex American beach potrebbe sopperire, anche se in modo parziale, alla carenza di spiagge non a pagamento”. A intervenire sul dibattito che si è aperto intorno al futuro del tratto di arenile già in concessione agli americani è il Movimento 5 Stelle di Pisa, che pone l’accento sul progressivo assottigliamenti delle porzioni di spiagge libere. “Uno dei maggiori esempi – scrivono -lo possiamo ritrovare nella spiaggia libera di Tirrenia, un’ampia porzione di arenile da sempre molto frequentata ed ormai ridotta ad un minuscolo fazzoletto di sabbia, dove i poveri avventori si ritrovano ammassati nelle afose giornate estive”.
A favore dunque del mantenimento di quell’area come spiaggia libera, “priva di qualsiasi forma di concessione e pretesa da parte di soggetti terzi”. La spiaggia, afferma il Movimento 5 Stelle allineandosi alle posizioni espresse da Legambiente e dal WWF Pisa, “deve tornare a disposizione della popolazione che specie in periodi di crisi economica come questi, ha bisogno di spazi alternativi agli stabilimenti balneari che ormai ricoprono la maggior parte del nostro litorale”.
La proposta è poi di dare in concessione le strutture lasciate libere dagli americani “ad associazioni o realtà analoghe che possano garantire alcuni servizi essenziali agli avventori della spiaggia, quali wc e docce, e che possano fornire posti di lavoro mediante la collocazione di un punto bar-ristoro ed altri eventuali servizi a pagamento come noleggio ombrelloni e sdraio”.
Fra le presenze dell’area da tutelare e preservare, concludono i 5 Stelle, oltre alle dune, “l’ampia area in precedenza adibita a parcheggio per i clienti dello stabilimento balneare. Venuta meno questa esigenza e volendo scongiurare l’ipotesi di un ennesimo parcheggio a pagamento o riservato a pochi, proponiamo di riutilizzare tale area, specie nella parte nord, a fini sportivi, mediante la realizzazione di un campo da beach volley e/o altre strutture analoghe. Un luogo dove socializzare e praticare sport in un contesto come pochi ancora, in mezzo al verde, ad una natura preziosa che non deve essere in alcun modo intaccata dagli attuali e futuri cambiamenti, ma anzi protetta ed incrementata, intervenendo laddove possibile con opere di mitigazione e rinaturalizzazione mediante specie autoctone”.