Nella giornata di ieri lo Sportello Immigrati dell’Usb di Pisa, Africa Insieme, Progetto Rebeldia e l’associazione El Comedor Estudiantil “Giordano Liva” hanno manifestato contro l’ordinanza
Netta contrarietà all’ordinanza antibivacco e richiesta di ritiro del provvedimento da parte dello Sportello Immigrati dell’Usb di Pisa, Africa Insieme, Progetto Rebeldia e l’associazione El Comedor Estudiantil “Giordano Liva”, che hanno organizzato ieri una contestazione sotto le logge di via Gramsci.
“L’iniziativa – si legge in un comunicato congiunto delle realtà – è stata organizzata al fine di evidenziare come l’Amministrazione Comunale di Pisa, con il pretesto dell’ordine pubblico, continui a trattare emergenze sociali come problemi di sicurezza, attuando contro gli immigrati politiche sempre più discriminatorie”.
“Tale ordinanza – si legge ancora – ha fatto sì che la stazione e le strade limitrofe diventassero un luogo di continui fermi e controlli da parte delle forze dell’ordine, quasi esclusivamente rivolti agli immigrati, senza risolvere minimamente il problema del degrado cittadino”.
“Riteniamo piuttosto – affermano – che le emergenze sociali vadano affrontate in quanto tali, per cui il disagio generato dalla rigidità della legislazione sull’immigrazione, dalla precarizzazione del lavoro e dei diritti più elementari, quali quello alla casa e alla sanità pubblica, sono da considerarsi un effetto delle cattive politiche imposte dall’Europa e non una conseguenza dell’aumento dei flussi migratori”.
E concludono: “Il degrado è il frutto dell’impoverimento della gente nei territori e va risolto in quanto tale e non semplicisticamente individuando i gruppi sociali più deboli da utilizzare come capri espiatori e incolpare come portatori di inciviltà”.
Per queste ragioni è stata indetta un’assemblea pubblica per l’11 febbraio alle ore 17:30 presso il Circolo Agorà.
Perché invece di manifestare, non invitate questi signori a dormire sotto casa vostra? Perché non vi armate di stracci e pulite orina e vomito davanti al portone degli altri?
Invece di lamentarvi delle cattive politiche, cominciate a fare delle buone pratiche.