Questa la decisione della segreteria provinciale del PD, dopo la nomina di assessore ad Andrea Ferrante che ha fatto decadere il suo incarico di segretario comunale. Sarà un coordinamento traversale a portare il partito fino al congresso
Un coordinamento rappresentativo di tutte le componenti del partito fino alle regionali, e poi congresso. Questo è quanto ha deciso la segreteria provinciale del PD, dopo la nomina ad assessore per Andrea Ferrante che ha fatto decadere il suo incarico di segretario comunale, e insieme a questo, tutta la segreteria.
Un congresso che con tutta probabilità non si terrà prima di settembre: con le elezioni a fine maggio, difficilmente il partito potrebbe accollarsi un congresso a luglio.
In ogni caso fino al congresso sarà quindi il coordinamento a governare il partito. Una decisione presa anche nel contesto del rimpasto di giunta, quasi un mese fa, quando il partito ha capito che non c’erano personalità in campo tali da sostituire il segretario in poco tempo e con ampio consenso, motivo per cui si è scelta una soluzione che coinvolgesse tutte le anime del partito. E che conferma quanto detto anche da Ferrante all’indomani del suo nuovo incarico, quando parlò di “una struttura plurale sotto l’ala del PD provinciale”.
Francesco Nocchi, segretario provinciale del PD e candidato alle regionali, non si esprime né sulla data né sulla composizione di questo organo: “Faremo una proposta come segreteria provinciale di un coordinamento rappresentativo di tutte le posizioni del partito”, afferma, “che verrà scelto dalla segreteria provinciale e sarà operativo fino al congresso”.
“Ci vuole un organismo che guidi l’unione comunale – aggiunge – e dal momento che è una formula che deve mettere d’accordo tutti, decideremo con i nostri tempi e i nostri modi quante persone lo comporranno. La segreteria provinciale ha fatto questa proposta e a questa mi sto uniformando”.