Sarebbero 2.000 le pratiche bloccate in Questura per altrettante persone che da mesi chiedono il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno. Giovedì le comunità straniere sono state ricevute in Prefettura
Circa 300 persone provenienti da 9 comunità straniere presenti a Pisa hanno manifestato pacificamente davanti alla Prefettura, per chiedere con urgenza di sbloccare le pratiche relative ai permessi di soggiorno.
Una manifestazione molto sentita perché secondo le comunità sarebbero 2.000 in tutta la provincia di Pisa le pratiche ad oggi bloccate. “La Questura sta chiedendo dei documenti assolutamente non necessari”, dice Sergio Bontempelli dell’associazione Africa Insieme. “Come le dichiarazioni di redditi di anni passati, addirittura del 2009. Basta che il reddito di un anno sia più basso e questo blocca la pratica”.
Passano così i mesi e i permessi di soggiorno non arrivano: gli stranieri cercano sul sito della questura e a volte passa talmente tanto tempo che il loro fascicolo non si vede più. “O peggio – dice ancora Bontempelli – com’è capitato a qualcuno, il permesso di soggiorno arriva ma in procinto di scadere. Così che queste persone vivono nell’incertezza e nella vulnerabilità continua”.
Intanto le comunità sono state ricevute in un incontro congiunto tra Prefettura e Questura, avvenuto nella giornata di giovedì, da cui è emersa l’intenzione di aprire un tavolo per verificare lo stato dell’arte, un tavolo a cui potranno sedere anche i rappresentanti delle comunità.
In piazza Mazzini erano presenti persone dal Senegal, Bangladesh, Marocco, Nigeria, Liberia, Russia, Egitto e Tunisia. Al termine del presidio alcuni ragazzi senegalesi hanno percorso il centro storico sollevando dei fogli con su scritto: “Anch’io sono clandestino”.
L’iniziativa era organizzata dalle comunità straniere e ha ricevuto il sostegno di Africa Insieme e del Progetto Rebeldìa.