Con una lettera aperta alla tifoseria il presidente del Pisa rassicura sul pagamento delle mensilità di gennaio e febbraio, conferma la volontà di lasciare e fa appello alle istituzioni: “facciano da garanti per un possibile acquirente”
Il Pisa è in vendita, la conferma ufficiale arriva dal presidente Carlo Battini. Smaltita la rabbia per l’ennesima occasione fallita il patron nerazzurro mette nero su bianco la sua decisione di liberarsi dell’Ac Pisa 1909. “Gli stipendi relativi alle mensilità di gennaio e febbraio sono stati regolarmente pagati a tutti i nostri tesserati secondo le modalità e le tempistiche richieste dagli organi competenti – scrive Battini, che dopo il match contro la Spal aveva ventilato l’ipotesi di non pagare più gli stipendi”. “Nei giorni scorsi – prosegue il presidente – avevo lasciato intendere che avrei ragionato sul da farsi. Ha poi prevalso il senso di responsabilità nonché il rispetto soprattutto per la società che mi onoro di presiedere e per tutta quella gente che in questa maledetta stagione, come me, non ha mai smesso di credere in quello che era un bellissimo sogno la scorsa estate e tutti ci auguravamo diventasse realtà in queste settimane”.
“Negli anni passati abbiamo affrontato due stagioni con una gestione economico/finanziaria oculata e per due volte abbiamo sfiorato la promozione in serie B” si legge nella nota di Battini. “Poi, consapevole che se scegli di guidare una piazza prestigiosa come quella di Pisa devi però anche rispettare e comprendere le esigenze di una piazza da categoria superiore nel giugno scorso ho deciso di fare un salto di qualità negli investimenti e nella scelta delle persone cui affidare gli incarichi principali”.
Dopo l’illusione del ripescaggio, spiega Battini, “speravamo quindi tutti di conquistare la serie B sul campo ma settimana dopo settimana i nostri investimenti si sono rivelati del tutto sbagliati. Abbiamo cercato di correggere in corsa ma, forse, abbiamo addirittura peggiorato le cose. Io per primo ho sperato fino all’ultimo in un miracolo sportivo, in un cambiamento repentino di una situazione difficile anche da descrivere ma purtroppo l’ennesimo scivolone casalingo ci ha chiuso le porte in faccia”.
Poi la conferma alla volontà di lasciare: “Avevo detto che questa stagione avrebbe significato tanto anche per la mia esperienza alla guida del Pisa. Bene, tracciando oggi un bilancio di quanto accaduto non posso che pensare anche a farmi da parte perché stimoli, risorse, energie ed entusiasmo iniziano a venir meno”.
“Il Pisa ha bisogno di un nuovo progetto e di persone in grado di dare nuova linfa” afferma il presidente, “e lo dico consapevole del fatto che lanciare operazioni del genere comporta rischi collaterali. Non ho alcuna intenzione di far morire il Pisa né di lasciarlo in mani sbagliate. Per questo chiedo alle istituzioni cittadine e al sindaco Marco Filippeschi di intervenire. Faccia lui da garante di chiunque sia interessato al Pisa. So di coinvolgere il primo cittadino in una vicenda non facile ma il Pisa è un bene di tutta la città, della Provincia e non solo e per questo sono convinto che lui, come me e la mia famiglia, tiene al bene di questa società. Da oggi e fino alle scadenze per l’iscrizione al prossimo campionato se esistono soggetti interessati a rilevare il Pisa 1909, con credenziali serie, si facciano dunque avanti direttamente presso le istituzioni cittadine. Se ciò non accadrà, neppure sotto ogni tipo di forma di sostegno e/o collaborazione personalmente non potrò garantire nulla di più di una stagione con obiettivi notevolmente ridimensionati”.
A stretto giro rispetto alle parole di Battini arriva la replica del sindaco, il quale ai microfoni di 50 Canale si dice pronto a mettersi a disposizione “per creare dei contatti, una sorta di ponte”. “Non ho però capito – aggiunge Filippeschi – perché ancora non abbiamo parlato, se Battini ha avuto contatti che magari possono essere stimolati”.