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Maltempo e costi troppo alti: il Ciak a Tirrenia chiude con una settimana di anticipo

ciak

Il cinema Ciak di Tirrenia chiude i suoi cancelli con una settimana di anticipo sul previsto. Lo comunicano agli stessi gestori, Alfea Cinematografica e il Cineclub Arsenale, per i quali questa stagione estiva sarà decisamente da dimenticare.

Prima la rinuncia al cinema estivo a Pontasserchio, poi la denuncia ai primi di agosto di atti vandalici agli striscioni del Ciak a Tirrenia, e ora l’annuncio della chiusura dello stesso Ciak, causa maltempo.

“Una decisione difficile e sofferta ma necessaria per non aggravare ulteriormente un bilancio stagionale già in grande sofferenza”, spiegano i gestori. “Tempi duri per il Cinema in generale e per le Arene estive in particolare, una stagione meteo inclemente ha scoraggiato una buona parte del pubblico a passare le serate estive all’aperto, in aggiunta, vera ciliegina su questa amara torta, episodi di puro teppismo hanno danneggiato le strutture allestite per decorare il Cinema Ciak, un tempo immerso nella pineta e da qualche anno reso “nudo” dall’abbattimento di tutti gli alberi che lo circondavano”.

“Se a tutto questo – aggiungono – sommiamo la scomparsa della pellicola e il conseguente passaggio al digitale (l’acquisto di videoproiettore, server e apposito schermo comporta una spesa intorno ai 60/70.000 euro) ecco che ne esce un bilancio sconfortante, difficile da sostenere solo con gli introiti dei biglietti in costante calo”.

È la legge di mercato qualcuno dirà, i forti sopravvivono e i deboli sono destinati a soccombere e forse così è”, dicono amaramente. E intanto, nel caso del Ciak di Tirrenia, questo significa lasciare il litorale pisano “senza un luogo importante di cultura e di intrattenimento per grandi e piccini. Una perdita, crediamo, grave, per Tirrenia, una volta città del cinema, legata al Ciak da un rapporto che va avanti da oltre 20 anni”.

Una scelta sofferta ma inevitabile, dicono ancora, a fronte di spese sempre più difficili da sostenere: “Il costo dell’affitto annuale del luogo dove sorge il cinema, i costi di gestione (allestimenti, costo dei film, proiezionisti, cassieri, utenze varie) e le spese straordinarie legate alla conversione digitale di cui abbiamo detto sopra”.

E concludono gettando un’ombra sul futuro del Cinema Ciak: “Al momento, non siamo sicuri di poter garantire la riapertura il prossimo anno”.

Foto Cinema Arsenale – Facebook

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Pubblicato il: 26 agosto 2014

Argomenti: Cultura, Economia-Lavoro, Lungomare, Pisa

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