Pensava di aver scoperto il ladro in casa, in realtà, era l’amante della moglie. E così, con sommo imbarazzo delle forze dell’ordine accorse nel frattempo, per la coppia questa singolare vicenda si è conclusa in un siparietto da commedia degli equivoci.
A raccontarla è la stessa Polizia, con un comunicato che è una pagina di letteratura: “L’identikit del topo di appartamento era perfettamente corrispondente al ladro che si introduce di notte in casa degli ignari occupanti. Ed è stato questo il pensiero che ha fatto un cittadino pisano il quale, mentre era a letto con la moglie, ha visto un estraneo in casa propria”.
Con l’incubo dei furti in abitazione, il marito ha chiamato subito il 113 senza perdere tempo: “Altrettanto repentino è stato l’intervento delle volanti, le quali hanno subito agguantato lo sconosciuto introdottosi in casa”.
Ma ciò che sembrava un furto in appartamento si è poi trasformato in lite. Perché non era un ladro ad essersi introdotto in casa, ma l’amante della moglie, la quale, incautamente, gli aveva dato appuntamento senza tener conto che il marito quella sera sarebbe rimasto in casa.
“L’imbarazzo degli agenti è stato notevole, ed il presunto ladro/amante condotto in Questura per accertamenti, sottraendolo all’ira del marito tradito”. Quel che è successo dopo resterà tra le mura domestiche.
Non c’è niente da fare, tocca dare ragione al Filippeschi: Pisa è proprio una città insicura… non si può più neppure mettere un cornino senza finire in questura!