L’indagine, portata a termine nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Pisa  ha permesso di individuare un sodalizio criminale operante nelle province di Pisa, Lucca, Pistoia, Firenze, Massa, Roma e Bologna

Denunciate dieci persone accusate di clonare carte di credito. L’indagine, portata a termine nei giorni scorsi dai Finanzieri del Comando Provinciale di Pisa, riguarda la repressione di numerose frodi commerciali che sarebbero state commesse da cittadini di origine romena e moldava in danno a numerosi esercizi commerciali presenti in Toscana e ai circuiti creditizi nazionali ed esteri.

L’attività investigativa poi diretta dal Sostituto Procuratore Sara Polino della Procura di Lucca, ha permesso di individuare un sodalizio criminale operante nelle province di Pisa, Lucca, Pistoia, Firenze, Massa, Roma e Bologna, dedito alla contraffazione di codici bancari abbinati a sistemi elettronici di pagamento e al successivo utilizzo con carte di credito clonate.

L’indagine ha permesso, in poco tempo, attraverso diversi servizi di osservazione, pedinamento e controllo d’individuare tutte le persone coinvolte e gli immobili da loro utilizzati, pur se non direttamente a loro riconducibili.

La perquisizione degli immobili è stata determinante in quanto, oltre a rinvenire una parte consistente dei prodotti acquistati con le carte clonate come televisori, telefoni cellulari, notebook, climatizzatori, abbigliamento, calzature ed occhiali da sole di note griffes, pronti per essere ricettati, ha permesso attraverso l’analisi accurata dei documenti rinvenuti di localizzare le basi logistiche ed il centro di compromissione ovvero un ristorante di Roma dove un complice dipendente del locale riusciva a catturare, attraverso l’apparecchiatura elettronica denominata “Skimmer”, i dati delle carte di credito di ignari clienti.