Riportare al centro della politica la partecipazione dei cittadini e il rispetto, di sé, della comunità e dell’ambiente. Questi i punti intorno a cui ruota il programma di Calci Terra Comune, la nuova lista di cittadinanza che correrà alle prossime amministrative in Valgraziosa e che ieri si è presentata.
Lista di cittadinanza e non civica, perché ci tengono a sottolineare “l’obbiettivo è quello di lavorare con i cittadini e non sostituirsi a loro”.
Doppia la candidatura a primo cittadino: un sindaco, Fabio Paffetti, e una cosindaca, Ilaria Barachini. Consigliere comunale uscente di Rifondazione comunista lui, maestra alla scuola dell’infanzia, lei.
Una doppia candidatura simbolica (visto che non è prevista dai regolamenti), che da un lato vuole dire no – spiega Ilaria Barachini “alla logica dell’uomo solo al comando, e dall’altro significa l’introduzione di un’ottica di genere”. Una scelta che certo rimanda a esperienze vicine, Una città in comune a Pisa, e geograficamente più lontane come quella della Repubblica Romana di Sandro Medici e che evidenzia la volontà di non restare isolati e circoscritti alle sole problematiche locali, ma di adottare uno sguardo largo e di fare rete. E la rete a cui iniziare a guardare per ora è appunto quella delle Città in comune.
“Abbiamo un’ottica bifocale – spiega Fabio Paffetti – per guardare ai problemi locali e a quelli globali che non poco influiscono sui primi. Basta pensare al patto di stabilità e alle ripercussioni che ha avuto sui comuni”.
Il rispetto sarà al centro del programma e dell’azione di Calci Terra Comune. Quello verso di sé, per riprendersi il diritto di partecipare alle scelte che ci riguardano. Quello verso la comunità, per rompere la pratica di decisioni calate dall’alto, inaugurando politiche che consentano un rapporto diverso e più stretto fra amministrazione e comunità. Introducendo, per esempio, anche a Calci il bilancio partecipativo.
E il rispetto verso la terra, che si concretizzerà con interventi mirati a mitigare il rischio idrogeologico, ma anche con politiche a sostegno dell’attività olivivole e che guardino al monte anche come risorsa di sviluppo e di lavoro.
Il programma di Calci Terra Comune parla quindi di un impegno per realizzare localmente qui grandi temi che negli ultimi anni sono entrati a pieno titolo nel dibattito nazionale: l’acqua e la cultura come bene comune, l’obbiettivo dei Rifiuti Zero.
E insieme a temi più ancorati a Calci e al rapporto con gli atri comuni in un’ottica di area vasta. Un impegno concreto per le Zambre, per una scuola sicura e moderna contro il disagio sociale, per un turismo che valorizzi tutto il paese e che non si limiti alla sola Certosa. Un no, deciso, al comune unico e a un piano strutturale di area vasta troppo legato agli interessi di Pisa, dove Calci sia ridotta al solo monte e alla sola Certosa.
Ad aderire alla Lista di cittadinanza Rifondazione Comunista, o almeno una parte di questa, ma non in quanto partito: l’idea è quella di rompere la dinamica che vederebbe due gruppi distinti prendere decisioni in sedi separati. Chi aderirà infatti, lo farà in modo personale, e a qual punto l’unico gruppo sarà Calci Terra Comune.
Fra pochi giorni saranno sciolti i nomi dei candidati che si presenteranno alle elezioni di maggio. E l’idea, una volta eletti, è quella di attuare una rotazione in modo che i diversi membri della lista siedano in consiglio. “Se vinciamo – conclude Fabio Paffetti – a sedere in comune sarà una squadra, non singole persone”.
