MENU

AnnuncioRitardo Il Pendolare Turista e il Biglietto del Potere

treno

Sono passate le vacanze di Pasqua e in tanti, lieti di poter usufruire di un ponte che così lungo non si vedeva da eoni, sono partiti. Molti si sono pertanto improvvisati viaggiatori esperti e hanno assunto le odiose sembianze del Pendolare Turista o Pendolare della Domenica.

Costoro sono soliti programmare il viaggio con largo anticipo – dove “largo” è concetto omnicomprensivo di tutti i valori tra “ieri” e “dal primo dentino da latte”. Il bieco scopo è quello di trovare e approfittare dei prezzi più vantaggiosi: il Pendolare Turista ha infatti – e dobbiamo rendergliene atto – l’innata capacità di trovare sempre agevolazioni, sconti e cartoline di milionesimo cliente. Sfruttando questo infame talento, programma gite fuori porta che ama definire “affaroni” o “offertissime”, mentre tutti sappiamo che il nome scientifico, sebbene un pelino poco pratico, è “immeritate botte di culo che a noaltri non capitano mai anche se sono vent’anni che viaggiamo su treni a cui abbiamo pure dato i nomi di battesimo”.

Sventolando il biglietto Pisa-Oslo, a 15€ lato finestrino, il Pendolare Turista assume l’aria del talent scout e srotola una pergamena lunga novemila miglia su cui inizierà a vergare percorsi, tappe, musei da vedere e ristoranti tipici, forte del fatto che “chi ve l’ha trovata l’offertissima per il viaggio? eh? eh?”. Gonfio di boria come un pavone gonfio di boria, invita amici e parenti a rimirare il suo gioiello, il suo tessssssoro, il suddetto Biglietto del Potere, un Biglietto per domarli tutti. Stregati da cotanta maestria, i seguaci del Pendolare della Domenica, in preda a invasamenti bacchici, impacchettano scarpe, armadi, frigorifero, servizio buono, bagno comprensivo di nonno assiso in trono e un paio di credenze del Settecento che non si sa mai, possono fare sempre comodo. Così equipaggiati, partono. La transumanza inizia.

Tutti pronti? Sì.
Spento il gas? Sì.
Preso tutto? Sì.
Pure nonno? [dal bagno] Sì.
Ottimo, andiamo!

Ed ecco che si avviano di gran carriera, suonando la cavalcata delle valchirie con gli strumenti che si sono portati dietro che ha visto mai, magari servono. Pimpanti e felici, si ritrovano tutti sul cortiletto di casa. Una tribù a metà tra gli zingari di Marquez e gli orchi di Saruman. Davanti a loro, la prospettiva di un viaggio stellare a un prezzo ridicolo. Davanti a loro, ma un po’ più vicino, la macchina. Una sola. Station-wagon sì, ma una.

Inermi e raggelati dall’orrore, tentanto senza successo di caricare tutto. Strillano, si agitano, guardano l’orologio, buttano tutto alla rinfusa ma no, non riescono a caricare la macchina. E dire che hanno pure posato l’arpa.

Nel frattempo, i minuti passano, passano, passano…e il treno dal prezzo ridicolo parte, lasciando il Pendolare Turistico in preda alla più vergognosa debacle, gli occhi spenti, lo sguardo assente, il biglietto floscio, nonno al bagno in avanzato stato di disidratazione.

E per quanto un moto di pietà riesca a penetrare i nostri cuori, non possiamo fare a meno di notare, con una punta di orgoglio, che il Pendolare non è un mestiere per tutti.
Al prossimo ponte, pensateci.

Alessia R. Terrusi

 

Download PDF

Scritto da:

Pubblicato il: 27 aprile 2014

Argomenti: AnnuncioRitardo, Cultura

Visto da: 1062 persone

Post relativi

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ricevi paginaQ per email

Ciao!
Iscriviti alla newsletter di Pagina Q
Se lo farai ci aiuterai a far vivere l’informazione nella nostra città e riceverai la versione mail del quotidiano.
Naturalmente non cederemo a nessuno il tuo indirizzo e potrai sempre annullare la tua iscrizione con un semplice click sul link che troverai in ogni nostra mail.