A poco più di una settimana dalle elezioni amministrativa Renato Accorinti, sindaco di Messina, approda nel nostro territorio a sostegno di due liste civiche nei comuni di San Giuliano e Calci, che il 25 maggio vanno al voto.
Ieri Accorinti, che lo scorso anno ha superato ogni migliore aspettativa vincendo le elezioni con la lista Cambiamo Messina dal Basso, ha partecipato all’incontro organizzato da Calci Terra Comune “Tra vincoli di bilancio, patto di stabilità e ‘necessità’ di sviluppo… quale ruolo per l’amministrazione pubblica?” insieme a Francuccio Gesualdi, Alessio Ciacci e Ciccio Auletta.
In un lungo e appassionato intervento ha parlato di come sia ancora possibile appassionare le persone alla partecipazione e alla politica: onestà, passione voglia di fare e amore per la propria terrà. Perché, dice Accorinti “ricostruire il senso di comunità” è il primo gradino da salire e il primo obbiettivo da raggiungere.
Stasera, alle 21.30 Renato Accorinti, insieme ad Alessio Ciacci e a Luca Barbuti, candidato sindaco per L’altra San Giuliano, sarà alla Fontana di Molina di Quosa per Aspettando “Bicivolando da Fonte a Fonte”: manifestazione in difesa dell’acqua pubblica che proprio da lì partirà domani alle 16.
“Ci fermeremo simbolicamente a ogni fontana per ribadire che l’acqua è un bene universale – si legge in una nota dell’Altra San Giuliano -. L’acqua è un bene che deve essere tutelato e gestito secondo criteri di equità e giustizia. La nostra pedalata avviene per scelta nello stesso giorno della manifestazione nazionale per i beni comuni e contro le privatizzazioni che si terrà a Roma. Una manifestazione convocata da movimenti, associazioni e partiti per chiedere il rispetto dell’esito del referendum del 2011, per dire un no forte e chiaro alle politiche di austerità e per rimettere al centro il lavoro, le esigenze delle fasce sociali più deboli e la difesa dell’ambiente. Abbiamo deciso di non essere a Roma, ma di portare i contenuti della manifestazione nel nostro territorio, un territorio che risente più di altri della mala gestione del servizio idrico, a causa delle scelte portate avanti da Acque Spa e dai comuni che ne fanno parte. Acque Spa infatti, oltre a disattendere completamente l’esito referendario, mantiene tariffe che sono tra le più alte di Italia a fronte di investimenti nella rete e nelle strutture insufficienti. La lotta per la difesa dell’acqua pubblica è un tema che già in passato ha unito i cittadini e per questo chiediamo a tutti e tutte di partecipare, indipendentemente dal voto espresso nell’urna elettorale. Dall’acqua non si deve guadagnare. Fermiamo la nuova stagione di privatizzazioni, precarietà e devastazione ambientale. La lotta per la difesa dell’acqua pubblica è un tema che già in passato ha unito i cittadini e per questo chiediamo a tutti e tutte di partecipare, indipendentemente dal voto espresso nell’urna elettorale”.