I disturbi del neuro sviluppo sono un insieme complesso ed eterogeneo di disabilità che si manifestano con un’alterata integrazione e interazione con l’ambiente e le persone: di questa classificazione fanno parte Autismo, Disturbi dello Spettro Autistico (ASD, sindrome di Asperger e Disturbo da Deficit di Attenzione (ADHD) con o senza iperattività.
La complessa eziopatogenesi e la mancanza di indicatori di sottogruppi omogenei per aspetti fisiopatologici rende complessa l’attività di ricerca e la messa a punto di strategie terapeutiche largamente condivise: questo riguarda anche l’approccio nutrizionale in cui l’aspetto più indagato, in particolare nei bambini ASD, è il comportamento alimentare.
I bambini affetti ASD hanno una probabilità cinque volte superiore rispetto ai neurotipici di presentare “feeding disorders”
In Europa, il rischio di obesità è maggiore nei ASD rispetto alla popolazione generale: è evidente che, se la selettività alimentare può comportare, da un lato, carenze nutrizionali specifiche, dall´altro può essere associata al rischio di sviluppare sovrappeso ed obesità, soprattutto se gli alimenti introdotti sono quasi esclusivamente carboidrati e dolciumi.
le prime ipotesi sul ruolo dell’alimentazione come causa o cofattore nello sviluppo di autismo o patologie neuropsichiatriche sono state formulate da Kanner nel 1943
La dieta SGSC ha mostrato effetti positivi su sintomi comportamentali quali comunicazione e linguaggio,attenzione e concentrazione interazione e integrazione sociale, comportamento autolesionistico e percezione del dolore, comportamenti ripetitivi e stereotipie,coordinazione motoria,iperattività .
Tali effetti si manifestano dopo circa sei mesi di dieta e sembrano raggiungere un effetto plateau dopo 12 mesi. Tutti gli autori concordano sulla raccomandazione che nonostante pochi studi forniscano solide prove scientifiche della relazione tra dieta SGSC e miglioramento del quadro clinico, questo è un settore della ricerca che deve essere ulteriormente approfondito con studi a lungo termine.
La loro raccomandazione è rafforzata dalle numerosissime esperienze di genitori, pediatri e gastroenterologi che hanno sperimentato con successo questo approccio nutrizionale.
Dal congresso Assis del 4 ottobre
Per approfondimenti www.assis.it