Con i nuovi fondi europei, dal 2015 al 2022 in Toscana per la spesa pubblica verso le politiche sociali ci saranno 180 milioni di euro a disposizione di Comuni e Società della salute, in totale circa 20 milioni l’anno.
L’annuncio è stato dato dalla vicepresidente regionale Stefania Saccardi all’incontro che si è tenuto ieri, 25 novembre, organizzato dalla Società della Salute pisana che ha coinvolto amministratori locali, associazione e cooperative.
I progetti dovranno avere una finalità per l’occupazione: inclusione lavorativa per disabili e categorie deboli, reinserimento di senza fissa dimora ed ex-detenuti, azioni per contro l’abbandono scolastico dei Rom, ma anche cura e assistenza domiciliare per gli anziani e soprattutto progetti per i giovani, a cui saranno destinati quasi la metà delle risorse. La Regione sta raccogliendo idee progettuali e a metà 2015 pubblicherà i primi bandi.
“Dei fondi europei che prima venivano spesi per la formazione professionale, il 20% sarà utilizzato per il sociale. Si tratta per la Toscana di 180 milioni di euro dal 2015 al 2022, oltre 20 milioni di euro l’anno. Sono risorse una tantum che si aggiungono agli altri finanziamenti per il sociale già esistenti e che devono creare sistemi innovativi in grado poi di sostenersi da soli”, ha detto Saccardi.
“A Pisa metteremo in gioco le esperienze progettuali e le competenze che abbiamo – ha commentato Giuseppe Cecchi, direttore della Società della Salute – per aggiudicarci risorse che possano far crescere il territorio”.
La Società della Salute Pisana farà da regia: “La logica deve essere che ognuno mette la propria parte a disposizione del territorio, l’SdS offrirà supporto e strumenti per elaborare i progetti che la zona pisana presenterà per aggiudicarsi questi finanziamenti europei”, ha concluso la presidente SdS Sandra Capuzzi.