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Pieragnoli: “Non siamo xenofobi. Denunciamo chi gioca scorretto”

kebab

Dopo l’intervento di Una città in comune che sulla questione dei kebab in centro, ha accusato Confcommercio Pisa di usare toni xenofobi e un atteggiamento discriminatorio, a prendere la parola per una smentita è Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa.

“Se chiedere il rispetto delle regole per tutti e una seria politica di programmazione in materia di disciplina del commercio vuol dire essere xenofobi – afferma Pierangioli – come ci accusa pubblicamente una Città in Comune, ebbene si, allora vuol dire proprio che siamo xenofobi. Peccato però che questo uso irresponsabile e sconsiderato di parole così dense di significato, che immediatamente evocano nella mente di tutti scenari da incubo, tradisca in che le pronunci solo una volontà strumentale e distorta, oltre che una ignoranza abissale sulla drammatica serietà e tragicità della storia”.

Così come non manda giù l’accusa di discriminazione rivolta all’associazione di categoria. A cui Pieragnoli replica: “Ogni giorno mettiamo a disposizione la nostra consulenza e i nostri servizi a vantaggio di tutti gli imprenditori, indipendentemente dalla loro identità e provenienza.
Purtroppo, per chi è abituato ad evocare fantasmi ovunque, è impensabile scorgere il punto vero della questione: è possibile ed è opportuno limitare entro una certa soglia, le aperture di attività commerciali non riferibili direttamente alla tradizione commerciale ed enogastronomica dei nostri centri storici?”.

Confcommercio pensa che sia possibile farlo e ribadisce la richiesta che all’amministrazione comunale di intervenire in questo senso, stabilendo vincoli all’apertura di attività poco tradizionali. Non solo kebab dunque, ma anche minimarket alla cui prolificazione è necessario secondo Pieragnoli porre un freno. “Siano essi gestiti da italiani o da stranieri devono rispettare le regole e le norme a cui sono tenute tutte le altre attività commerciali. Questo non vuol dire criminalizzare una intera categoria, ma al contrario, denunciare senza incertezze chi gioca scorretto”.

Ma già la scorsa settimana l’amministrazione ha spiegato che le liberalizzazioni del 2006, la direttiva Bolkenstein e il ‘decreto del fare’ del governo Monti, non consentono al Comune di opporsi all’apertura di qualunque attività di somministrazione di alimenti e bevande.

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Pubblicato il: 24 febbraio 2014

Argomenti: Cronaca, Economia-Lavoro, Pisa, Politica

Visto da: 738 persone

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Una risposta a: Pieragnoli: “Non siamo xenofobi. Denunciamo chi gioca scorretto”

  1. avatar Il Lupo scrive:

    Questo manco l’ha letto cosa ha scritto il Bontempelli…
    O se l’ha letto non c’ha capito una mazza.

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